Informazioni su Parigi: Cenni Storici
Il primo nucleo di Parigi fu l'Ile de la Cite, la famosa isola sulla Senna dove, intorno alla metà del III sec. a.C. , si insediò la popolazione celtica dei Parisii, da cui la città prese il suo nome.
Nel 52 a.C. le legioni di Giulio Cesare conquistarono il territorio, sancendo così la fine dei conflitti tra galli e romani e facendo del primitivo insediamento una città romana (Lutetia).
Nel II secolo d.C. fu introdotto il cristianesimo, mentre la dominazione romana ebbe fine nel V secolo con la calata dei franchi.
Il nome Parigi sostituisce quello di Lutetia nel III secolo.
Dopo l’invasione germanica alla fine del III secolo, viene eretto un muro di cinta al fine di proteggere il cuore dell’Ile de la Cite.
Gli effetti della romanizzazione della Gallia durano fino alla metà del IV sec. d.C., quando il graduale indebolimento dell'Impero permette lo stanziamento nella regione di popolazioni germaniche, tra le quali spicca la stirpe dei Franchi guidati da Clodoveo, che nel 508 adotta Parigi come capitale del nuovo regno merovingio. Il terzo figlio di Clodoveo, Childebert I, fu re di Parigi per ben 47 anni, durante i quali fece costruire Saint Vincent e Santa Croce nonché la cattedrale Saint Etienne, la più grande costruzione della Gallia cristiana.
L'epoca successiva è caratterizzata da una progressiva decadenza della città e dalla sostituzione della dinastia dei Mirovingi con quella Carolingia, conseguenza dell’incoronazione di Pipino il Breve a re dei Franchi. A questo periodo risalgono le costruzione delle chiese di Saint Julien, Saint Marcel e Saint Germain des Prés.
Agli inizi del IX secolo, l’abbazia ospitava più di duecento monaci. La "Cite", grazie alla costruzione dei ponti, "Grand Pont" e "Petit Pont", è definitivamente legata alle due rive.
Sopraggiunge, purtroppo, un periodo durante il quale il ruolo di Parigi diventa insignificante.
I secoli successivi furono un periodo di grande crescita e prosperità: nel XII secolo ebbe inizio la costruzione della cattedrale di Notre Dame, mentre nella zona paludosa di Marais, a nord della Senna, si diede il via a opere di drenaggio e bonifica, fino a quando l'area non divenne quella che oggi è conosciuta come la Riva Destra; la meravigliosa Sainte Chapelle fu consacrata nel 1248 ed il Louvre divenne una fortezza sulla riva del fiume attorno al 1200.
Durante il IX secolo i vichinghi invasero la costa occidentale della Francia, e dopo tre secoli di conflitti penetrarono a Parigi. Questi contrasti sfociarono nella guerra dei Cent'Anni tra l'Inghilterra normanna e la dinastia capetingia di Parigi, conclusasi con la sconfitta dei francesi nel 1415 ad Agincourt e il dominio inglese su Parigi nel 1420.
Nel 1429, una ragazzina di 17 anni, passata alla storia come Giovanna d'Arco, riunì le truppe francesi e sconfisse gli inglesi a Orléans.
Durante il regno di Filippo Augusto, Parigi subì profonde trasformazioni. Non solo il re si stabilì nella città ma si impegnò affinché questa potesse assumere un nuovo volto. A lui si deve la pavimentazione dell’intero centro abitato, la costruzione di numerose fontane nonché la creazione di un sistema difensivo capace di resistere agli attacchi del Re d’Inghilterra. Fa costruire il "Louvre", fortezza che guarda verso la Normandia, la cui torre diventa simbolo dell’autorità regale.
Ma fu solo alla fine del '400 che Parigi riuscì a rimettersi in piedi, e molti degli edifici e dei monumenti di maggior prestigio della città risalgono a questo periodo.
Ciò nonostante, nel XVI secolo la capitale nuovamente dovette fare i conti con un periodo terribile che questa volta scaturì da problemi religiosi. Gli scontri tra gli ugonotti (protestanti francesi appoggiati dall'Inghilterra), i cattolici e la monarchia, raggiunsero l'apice nel 1572 quando tremila ugonotti, durante i festeggiamenti delle nozze di Enrico di Navarra, furono uccisi. Questo evento passò alla storia come "il massacro della notte di San Bartolomeo".
Nel 1643 salì al potere, alla tenera età di cinque anni, Luigi XIV, il Re Sole, e vi rimase fino al 1715. Durante il suo regno, il re portò quasi al fallimento le casse dello stato, a causa di una lunga serie di guerre e ribellioni interne, nonché per i grandiosi progetti edili. Fu proprio lui ad autorizzare la costruzione del noto palazzo di Versailles , a sud-est di Parigi.
Gli successero al trono Luigi XV e Luigi XVI. Le eccedenze di quest'ultimo ed i desideri bizzarri della regina Maria Antonietta portarono, il 14 luglio 1789, alla rivolta dei parigini e alla famosa presa della Bastiglia, l'evento che diede origine alla Rivoluzione Francese. Gli ideali populisti che contraddistinsero le prime fasi della rivoluzione prepararono in breve tempo la strada al regno del Terrore, durante il quale furono ghigliottinate diciassettemila persone. Lo stato, uscito instabile dal periodo rivoluzionario, fu consolidato da un giovane generale corso, Napoleone Bonaparte, che assunse il titolo di primo console.
Nel 1804 incoronato dal Papa, imperatore dei francesi, riuscì ad allargare il suo Regno, ma nel 1815 fu proprio questo suo costante desiderio ardente di conquista a portarlo alla sconfitta, a Waterloo, in Belgio. La sua figura rimane legata alla Francia dei giorni nostri attraverso il codice giudiziario nazionale, che porta il suo nome, nonché diversi monumenti, tra i quali l'imponente Arc de Triomphe (Arco di Trionfo). Anche a lui si deve l’ala del "Louvre" che si affaccia su "Rue Rivoli" anche se i lavori saranno ripresi e terminati da Napoleone III aiutato da Visconti. È Napoleone che fa distruggere "Saint Andre des Arts", rade al suolo il "Grand Chatelet" e la "Donjon du Temple". In quindici anni di regime Napoleonico si realizzano due Archi di Trionfo, una Colonna, la Borsa e qualche mercato con qualche macello.
Dopo la caduta di Napoleone, la Francia attraversò un periodo molto travagliato fino a quando, nel 1851, un colpo di stato portò al potere Napoleone III. Nei suoi 17 anni di dominio, il nuovo imperatore attuò la ristrutturazione urbanistica della città, che acquistò un aspetto maestoso grazie alla costruzione di ampi "boulevard", parchi ed un moderno sistema di fognature. La più grande originalità dell’opera di Napoleone III e del Barone Haussmann, furono le grandi aperture ottenute espropriando gli immobili. Gli spazi vuoti lasciati dalla distruzione di quest'ultimi, davano la possibilità di costruirne altri sulla base di nuovi allineamenti. Anche questo Napoleone però aveva una certa inclinazione alla guerra che lo portò nel 1870 ad una costosa sconfitta da parte dei prussiani. Quando a Parigi giunse la notizia che l'imperatore era stato catturato dal nemico, il popolo scese in piazza pretendendo che venisse creata una repubblica. Dopo una prima fase, contraddistinta dalle rivolte della Comune, la Terza Repubblica vide l'inizio del periodo della "Belle Epoque", durante il quale vennero costruite opere architettoniche in stile "art nouveau".
Dopo la Prima guerra mondiale, Parigi divenne un centro mondiale dell'avanguardia artistica ma ricevette un duro colpo con l'invasione della Francia da parte dei nazisti nel 1940, anno a partire dal quale Parigi rimase sotto il controllo della Germania fino al 25 agosto 1944.
Con la fine della guerra, Parigi riconquistò nuovamente il suo ruolo di promotrice dell'innovazione e incoraggiò quel forte movimento liberale che raggiunse il suo apice nella rivolta studentesca del 1968. La Sorbona venne occupata, furono erette barricate nel Quartiere Latino e fu organizzato un paralizzante sciopero generale teso a manifestare il crescente malcontento nei confronti della rigidità delle istituzioni francesi.
Nel corso degli anni '80, il presidente François Mitterand mise in atto una serie di notevoli progetti urbanistico-architettonici i cui risultati però si dimostrarono piuttosto fallimentari e raccolsero un malcontento generale; ne sono un esempio il Centre Pompidou e la piramide di vetro del "Louvre".
Negli anni '90 la città dominò la scena internazionale con due eventi da prima pagina: l'incidente d'auto in cui, nell'agosto del 1997, morì Lady Diana, principessa del Galles, e la prima vittoria della Francia ai campionati mondiali di calcio nel luglio 1998.
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